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Parodontite e malattie cardiovascolari: come sono correlate le due patologie?

Esiste una precisa correlazione tra parodontite e malattie cardiovascolari (infarto e ictus). È ormai noto da anni e confermato da numerosi studi scientifici che l’infezione parodontale causata dalla placca batterica è in grado di determinare una risposta immunitaria da parte dell’organismo che porta a far produrre ai globuli bianchi, presenti nella gengiva, una grande quantità di sostanze che agiscono come mediatori dell’infiammazione.

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Tali sostanze possono entrare nell’apparato circolatorio e possono alterare molti dei principali parametri dell’infiammazione generale (VES, proteina C reattiva, interleuchina 6, fibrinogeno).

Queste molecole, se presenti a valori elevati nel sangue, creano una situazione infiammatoria generalizzata che favorisce nelle arterie la formazione di placche di aterosclerosi, principale causa di incidenti cardiovascolari quali l’infarto a livello del cuore e trombosi a livello delle carotidi, con conseguente ischemia cerebrale che determina ictus con deficit neurologico come manifestazione clinica.

La stessa elasticità delle pareti arteriose risulterà ridotta sulla base delle medesime alterazioni infiammatorie nel corso della parodontite, aumentando il rischio di rottura della parete dei vasi in presenza di aumentata pressione con conseguenti emorragie nelle aree descritte in precedenza.

La terapia, della malattia parodontale, sarà in grado di regolarizzare i livelli infiammatori generali, ristabilendo quindi un profilo di rischio cardiovascolare normale.

Cosa sono le recessioni gengivali?

Si definisce recessione gengivale una retrazione del margine della gengiva che porta ad esporre la superficie della radice del dente.

Cause di recessione gengivale.

La recessione gengivale può essere causata sia dalla parodontite, ovvero la malattia infettivo-infiammatoria che colpisce il supporto dei denti, sia da altri fattori di tipo traumatico in grado di creare lesioni del margine gengivale.

Situazioni predisponenti possono essere la ridotta quantità di gengiva (in altezza e spessore), la presenza di trazioni muscolari in vicinanza del margine gengivale, la sporgenza della radice del dente verso il versante esterno, le condizioni in cui l’osso a protezione del versante esterno della radice risulti anche solo in parte riassorbito.

Quali fattori sono in grado di scatenare il processo patologico della recessione?

  • L’uso scorretto dello spazzolino o perché utilizzato in modo troppo aggressivo (eccessiva forza, movimenti orizzontali o disordinati) o perché di setole troppo dure, più raramente – almeno in questo caso specifico –.
  • Placca e tartaro, più raramente – almeno in questo caso specifico –.
  • Abitudini viziate come sfregamento con unghie, matite, penne o altro sul margine della gengiva, altre lesioni localizzate al margine gengivale come lesioni virali da herpes o lesioni meccaniche e termiche da cibo o da sfregamento di piercing.

Quale può essere l'evoluzione delle recessioni gengivali?

Le recessioni gengivali, aldilà del problema estetico che potrebbero venire a determinare, possono creare una condizione in cui –specialmente quando non sia più presente a delimitarle la gengiva propriamente detta ma solo la sottile mucosa che riveste il versante interno del labbro – la lesione tende progressivamente ad aggravarsi. In questo caso c’è spesso anche il rischio di sensibilità e di carie delle radici esposte, di progressione non controllabile del ritiro del margine della gengiva a causa dell’impossibilità di mantenere nella zona un’adeguata igiene per la sensibilità della mucosa in quella specifica area, che impedisce di mantenere la zona priva di placca batterica e conseguentemente di tartaro.

Come si curano le recessioni gengivali?

Il primo approccio al trattamento delle recessioni gengivali è l’adozione di una tecnica di spazzolamento denti che sia efficace ma non aggressiva dei confronti della gengiva e la correzione delle eventuali abitudini viziate.
Nel caso non fosse sufficiente si può intervenire chirurgicamente attraverso innesti gengivali o di materiali sostitutivi del tessuto connettivo o con lembi che spostano la gengiva dalle zone vicine al sito dove è presente la radice esposta.

Studio Sicor
è la clinica dentale di Torino punto di riferimento per la cura delle malattie parodontali.

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