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Cos’è la parodontite? Sintomi, cure e rimedi.

La parodontite, nota anche come malattia parodontale, parodontopatia o piorrea, è una malattia infiammatoria cronica ad eziologia batterica che interessa tutti i tessuti di sostegno del dente, da quelli superficiali a quelli più profondi, ovvero:

  • la gengiva;
  • l’osso alveolare della mandibola e della mascella;
  • il cemento che riveste la radice del dente;
  • il legamento parodontale, attraverso il quale il dente è saldamente ancorato all’osso;

La malattia parodontale colpisce in Italia circa il 60% della popolazione adulta. Circa il 10% manifesta forme avanzate e gravi.

Indice dei contenuti

Quali sono le cause della parodontite?

Nella maggior parte dei casi, la causa dell’infiammazione è il deposito della placca batterica sulla superficie del dente, non correttamente rimossa attraverso lo spazzolamento e quindi la sua successiva calcificazione in tartaro.

Il tartaro si deposita sui denti in modo molto tenace, impossibile da rimuovere con le normali pratiche di igiene orale domiciliare; per questo la cura della parodontite deve sempre passare attraverso una visita e cura specialistica.

Un’altra possibile causa di comparsa della parodontite è una forte suscettibilità genetica familiare, che può far sviluppare la malattia anche in pazienti molto giovani e con una buona capacità di pulizia della placca batterica (parodontite aggressiva).

La malattia parodontale può essere favorita da fattori secondari, quali:
• stress,
• fumo,
• malattie immunitarie;
• squilibri ormonali;
• protesi dentarie non adeguate;
• uso di alcuni farmaci;
• scorretta alimentazione.

Molti studi scientifici hanno inoltre riscontrato una correlazione tra parodontite e:
• diabete;
• malattie cardiovascolari;
• malattie respiratorie.

Qual'è l'evoluzione delle malattie parodontali?

In uno stadio iniziale, il processo infiammatorio che accompagna la parodontite interessa tipicamente le gengive (gengivite).
Il segno più caratteristico è rappresentato dal sanguinamento delle gengive, che si manifesta anche in seguito a traumi di modesta entità (come lo spazzolamento o la masticazione di cibi duri) o, nei casi più gravi, anche spontaneamente.
Inoltre, una gengiva infiammata perde la naturale consistenza compatta ed elastica e le sfumature rosate che la caratterizzano, lasciando spazio a rossori e gonfiori anomali.

Conseguenze del processo infiammatorio alle gengive.

Quando la gengivite non viene diagnosticata e curata in tempo può evolvere in parodontite e quindi interessare anche i tessuti più profondi che sostengono il dente: l’osso alveolare, il cemento radicolare e il legamento parodontale.

Nei casi in cui si instaura questa malattia si assiste ad una progressiva retrazione dell’osso di sostegno e della gengiva che lo riveste, con possibile aumento della mobilità e, nei casi molto trascurati e gravi, successiva perdita del dente.

Cosa sono le tasche parodontali?

Il tipico segno della parodontite è la presenza delle “tasche parodontali”, spazi molto stretti che si creano tra la gengiva e il dente in seguito alla retrazione dell’osso. Le tasche vengono diagnosticate attraverso un esame semplice e non invasivo, il “sondaggio parodontale”, che permette una mappatura della profondità delle tasche. Più le tasche sono profonde, peggiore sarà la prognosi.

All’interno delle tasche si depositano i batteri della placca organizzati in un biofilm tenacemente adeso alla radice del dente, impossibile da vedere e quindi da rimuovere con lo spazzolino a casa.
Il parodontologo e l’igienista dentale, con l’utilizzo di strumenti specifici, sono invece in grado di riscontrarlo ed eliminarlo riuscendo a tenere sotto controllo la malattia.

Quali sono le conseguenze della parodontite?

La parodontite può rovinare l’estetica, l’armonia e il comfort del sorriso, perché può provocare arrossamento e sanguinamento gengivale, alitosi, recessioni gengivali con esposizione della radice (con conseguente aumento della sensibilità dei denti al caldo e al freddo), spostamento e caduta dei denti con supporto molto ridotto.

Il paziente con parodontite grave può inoltre avere problemi funzionali (scorretta masticazione) e di fonazione (difficoltà a parlare). A differenza della gengivite, la parodontite è una condizione non reversibile, perché l’osso perso non sarà mai recuperabile totalmente però, dopo cure attente da parte di igienisti dentali e medici parodontologi specializzati, è possibile evitare che progredisca e stabilizzarla anche per lungo tempo.

La parodontite è una malattia molto subdola, che molto spesso non provoca dolore e della quale il paziente si accorge solo in uno stadio già avanzato, cioè quando i denti iniziano a muovere.
È quindi molto importante, come per qualsiasi malattia, una diagnosi e un trattamento precoce.

Come si cura la parodontite?

Sono disponibili progressive terapie al fine di contrastare la malattia:

  • Igiene orale professionale che rimuove tutta la placca e il tartaro sui denti e nelle parti più superficiali delle tasche.
  • Levigatura radicolare che rimuove il tartaro nascosto sotto la gengiva, all’interno delle tasche parodontali. Questa procedura viene effettuata attraverso l’utilizzo di polveri altamente disinfettanti, strumenti ultrasonici e manuali.
  • Interventi chirurgici per pulire alcune parti profonde e quindi difficilmente raggiungibili delle tasche oppure per recuperare parte dei tessuti perduti, come innesti di gengiva e di osso (sono in alcuni casi specifici).

Studio Sicor
è la clinica dentale di Torino punto di riferimento per la cura delle malattie parodontali.

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